3 modi per sentirsi un viaggiatore nella propria città

Le vacanze sono ormai un lontano ricordo e state spulciando scrupolosamente il calendario alla ricerca di un ponte per un break fuoriporta?

O per motivi socio politico economici non potrete partire nemmeno per un weekend e gli unici paesaggi mozzafiato che potrete vedere saranno quelli sui vostri tablet o desktop?

Innanzitutto, niente panico. La buona notizia è che potreste indossare lo stesso i panni del turista, con uno spostamento minimo e con una spesa praticamente pari a zero. Come? Visitando la vostra stessa città.
Non c’è trucco, non c’è inganno. La formula magica per farlo è racchiusa in tre parole.

gioca

Un viaggiatore quando visita per la prima volta una città vede tutto con occhi nuovi, quasi con gli occhi di un bambino.

Allora perché non provare a giocare con la propria città. No, non sto parlando di girare per le strade alla ricerca di pokémon, per quanto questo gioco potrebbe anche avere un risvolto culturale in futuro.

Intendo perdersi nelle viuzze della città vecchia,  forse anche giocare a nascondino.
Intendo usare l’immaginazione per vivere i monumenti, le chiese e i palazzi in maniera diversa. Lasciate che la fantasia sia il vostro mezzo di trasporto.

scopri

Nella frenesia della vita quotidiana siamo abituati a vedere gli stessi posti e a percorrere le stesse strade. E se ci fosse di più da vedere? Se ci fossero dei luoghi della nostra città a noi sconosciuti o nascosti?

Prendete la mia città, Bari. È turisticamente conosciuta per il suo lungomare, il borgo antico, per la basilica di San Nicola, per il buon cibo.
Ma c’è molto di più da visitare e da scoprire. Come una cappella del 1700 che si confonde tra le ville di città, o una cattedrale industriale del 1800 abbandonata, o come una villa di pregio architettonico sempre del 1800 che veniva utilizzata per la villeggiatura estiva e inabitata dal 1987.

Sorprenditi

Quando si è in vacanza ci si gode ogni attimo. Ci si lascia trasportare da un profumo, da un sorriso di un passante, dall’assaggio di un piatto tipico.

La stessa cosa la si può fare nella città in cui viviamo. Possiamo rallentare i ritmi, fermarci. Lasciarci sorprendere da quello che ci circonda. Ricordarci che la bellezza sta nella semplicità delle cose. Emozionarsi.

E anche se non si tratta di un’isola tropicale o di una capitale europea, un tramonto di città con i suoi colori potrebbe ancora incantare.

Per quanto possa essere bella una partenza, anche restare in città e accogliere l’arrivo dell’autunno può avere il suo fascino. Cambiamo i colori del cielo e degli alberi, tu ti riempi di cose nuove e inaspettate.

E ricordatevi che come diceva il mio amico Marcel Proust:
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere occhi nuovi.”

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